Saturday, February 17, 2007

CORRIERE Rigurgito del terrorismo

L'espressione di rigurgito del terrorismo l'inventò, o al meno l'usò Germano Mosconi, giornalista di Telenuvo, Venezia, che è un pò più famoso per le sue sputtanate fuori onda che per i suoi copioni (dove c'era scritto "Corti, Orco dio").

Questo rigurgito, però si stà avverando. Sono un pò di anni che si sente qua e là a proposito di un eventuale ritorno delle br, quello che non farà bene a propio nessuno. Non farà bene certo allo stato, e fino a lì il loro obiettivo sarebbe compiuto. Il probblema sorge quando la società si divide fra quelli che tollerano il terrorismo e quelli che lo combattono.

In Spagna ne sappiamo un bel pò di questa facenda. Il problema è evidente dal momento in cui i terroristi si definono como “guerrieri contro lo stato opressore” e sequestrano gente con fini politici, con obiettivi seppur più criminali di un sequestro all’uso, nel senso penale, cioè. Quando questi “guerrieri” trovano appogio o tolleranza in una parte della società, ci dobbiamo rendere conto che questa società ha dentro di sè un cancro che deve essere stirpato.

I brigatisti, e coloro che gli danno albergo, o sostengono in qualsiasi maniera non possono andare avanti, e nelle questure lo sanno benissimo. Perfino un governo di Sinistra, si rende conto che non si può fare nessun altra cosa con questa calagna di gente. Se solo qua fossimo così responsabili... Noi invece negoziamo. Ci ammazzano gente e continuiamo a negoziare. Ci estorsionano con lo sciopero della fame e continuiamo a cedere... È per questo che noi in Spagna non abbiamo un governo di Sinistra: abbiamo un pazzo. Uno che sacrifica tutto davanti a quello che chiama pace non merita un’altro nome.

Ma la lezione che ci da l’Italia, non è solo per me o per gli spagnoli ma per tutta l’Europa: combattete il terrorismo, non negoziate. Una lezione imparata negli anni 70 da italiani, inglesi... ma non da noi.

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