Saturday, December 24, 2005

CORRIERE. A mai rivederci, Fazio

Non c'è miglior momento per le buone notizie. Il natale cuando arriva, arriva. Lo diceva già Renato Pozzetto

Con Fazio fuori dai piedi, Bankitalia si trova alle prese con due faccende delicate, e cioè l'affaire Antonveneta e la vecchia pretensione della banca spagnola BBVA di avere presenza in Italia. Inversioni che, in fin dei conti sono molto beneficiose per l'Italia e che vengono in un buon momento per l'economia.

Il problema è che Fazio si era afferrato al seggio propio con una resistenza davvero infantile e che non è amettibile nell' esercizio di una pubblica funzione, peggio ancora quando si tratta dell'imaggine economoica dell'Italia, che ci metterà parecchio a riprendersi da questo shock. Se la fiducia non viene restituita, chissà, ma l'economia non ne trarrà profitto, quello che nel mondo del business significano perdite.

È stato incredibile, sì, ma alla fine Fazio si è fatto visitare dai tree fantasmi di Scrooge che gli hanno mostrato la retta via: la dimisione. Lo già detto: solo podeva accadere in una notte di natale.

Ora però resta la parte difficile. Convincere che si può investire in Italia, che le idee di questo corrotto banchiere sono fuori da Bankitalia e che le operazioni abbortite in passato possono riprendere con le adequate garanzie.

Gli scandali economici sono frequenti. L'abbiamo visto con Enron, Worldcom, Parmalat... E l'ingrediente di base è sempre lo stesso: avidità. Ci vogliamo arrichire, sempre di più e senza rispettare la legge. C'è chi più che soldi cerca il potere, vero e propio motore delle società, ma nel caso di Fazio è andato storto. È quindi normale che, rendendosi contro che si ha tutto il mondo in contro, che non c'è via di fuga, insomma, la decisione che ha preso era l'unica possibile.

Sono cose che capitano a Natale, lo diceva già Pozzetto...

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