La Lega Nord è stato sempre il "partner scomodo" per il Polo.
Berlusconi potrebbe imparare però dai propri errori: l’ eccesso di confidenza. Chi la fà, l’aspetti. E un altro ribaltone sarebbe veramente vergognoso... Sarebbe un’altro Waterloo.
È questo quello che anche Maroni sembra voler dire. Al punto che minaccia con l’abbandono se al referendum viene dato un sì. Lo sò, sarebbe troppo chiedere al Ministro del Welfare essere minimamente serio con le propie proposte, ma il condizionare così un governo di cui si è parte, risulta più comico che eccessivo.
Ancor più surrealista è questo desiderio di creare un “terzo polo” con “le forze autonomiste”. Forse Maroni non stà calcolando molto bene i rischi potenzialmente suicidali di questo nuovo giro nella politica leghista. C’è chi vede in lui un segno d’avvertenza più o meno serio verso Berlusconi, ma c’è chi invece si rende conto che una persona mediocre come Maroni non riuscirà in altro impegno che fare una politica mediocre, di isolamento verso altri partiti, se non si schiera mai con la sinistra.
In Europa, purtroppo, movimenti di questo genere si contano a decine. Nell’ Eurocamera vengono catalogati nel curioso partito “l’Europa delle Regioni”, dove ogni tanto appare un’ ex-terrorista dell’ ETA, un aggitatore del 68, come Cohn-Bendit -“le jeune Cohn”, lo chiamava De Gaulle- e gente di quel tipo di calagna.
Ci si deve chiedere dunque se Maroni vuole stare con quel tipo di gente. Alla Sinistra importa ben poco lo stato federale. Specialmente se non vi si trova un redditto elettorale. Al Polo importa in misura di migliorare la propia gestione... quindi Maroni dovrebbe smetterla con gli scherzi e gestire il propio ministero senza rompere troppo. Modesto consiglio.
Miguel Vinuesa
Saturday, February 18, 2006
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